4 ottobre 2018
Ci sono luoghi che non aspettano di essere scelti perché sono loro a scegliere te.
Ti colgono a volte di sorpresa quando hai quasi smesso di cercarli, intercettano un angolo preciso dell’anima, quello rimasto libero a lungo, vuoto, come da arredare in attesa di un momento giusto, di un profumo specifico, di una luce particolare.
Non è semplice riconoscerli, devi cambiare sguardo e vedere oltre, continuare a sognare mantenendo i piedi per terra con passione e coraggio.
A me è accaduto nel silenzio di un cortile all’ombra delle betulle.
Sono state necessarie dosi abbondanti di pazienza per farsi spazio tra strati di intonaco da recuperare e mura da demolire ma dopo una lunga e faticosa ristrutturazione il posto a cui ero destinata ad appartenere si è finalmente rivelato ai miei occhi così come lo desideravo: un rifugio creativo in un quartiere multietnico e popolare, dove poter assaporare il gusto della lentezza, recuperare l’autenticità del tempo dedicato a me stessa e a chi amo e la capacità di planare sulle cose scoprendo prospettive inedite.
È l’inizio di un nuovo capitolo della mia storia in cui vita e creatività procedono di pari passo e si intrecciano nella promessa di nuovi progetti personali e professionali.