9 luglio 2020
24mila baci 1961 Adriano Celentano
Senza fine 1961 Gino Paoli
Cuore matto 1967 Little Tony
Tre canzoni degli anni 60 per raccontare l’amore. L’amore giocoso, fatto di baci frenetici a tempo di rock, l’amore romantico che vive in un attimo infinito, l’amore ferito che fa impazzire il cuore.
È facile progettare l’amore commerciale. Pietre e metalli preziosi che alludono al denaro, forme consuete che evocano la fedeltà. Queste figure sono la simbologia ordinaria dell’amore e delle sue regole sociali. Rappresentano l’amore senza corpo, trascendente, immutabile, un’astrazione metafisica. In questo linguaggio il corpo è disconnesso dall’idea.
I miei anelli parlano invece dell’amore terreno, della materia che cerca la materia, della finitezza e della sua caducità, della mutevolezza, degli attimi, del corpo che cerca l’immanenza e della natura umana dell’amore che è indefinibile molteplicità di desiderio.
Le mie forme non sono stigmatizzate, banalizzate, definite, connesse all’astrazione, ma sono aperte, ambivalenti mai compiute, come le passioni irrazionali che muovono le scelte umane.
MICRO-ARTICOLI IN FIBRA | pillole in fibra di logos | #3 – Manuela Gandini